Il social Network, lo dicevo Io —>

Sono intelligente, lo so, ma non ci vuole molto a fare due calcoli dopo aver visto i numeri.
Basta litigare per Facebook,Messenger, e via dicendo, basta parlare tramite i Social Network, siccome non ho voglia di scrivere vi indirizzo qui :

http://newsjockey.memoring.it/surf.php?q=1253_1251282781.surf

Minchia il nervoso, pensateci, non sappiamo più distinguere la vita reale da quella non, stupidi omini che cliccate sui test (TUTTI I TEST) di Facebook, e ancora più idioti che mettete i vostri stati d’animo, cosa state facendo e che odore avete. Bhà, possibile che il motto tra qualche anno sarà, viva la realtà ?

Pessimi umani.

Il terzo riflette —->

Scrivere è una mia passione, non scriverò libri, ma mi serve per non passare notti insonne a farmi domande su chi e che cosa è l’uomo.
Tra due persone, di ambi i sessi, o uguale, solitamente si stabilisce un contatto tramite la voce, parole dirette o indirette che arrivano, passando dal canale uditivo, direttamente al nostro cervello, noi le incanaliamo e scateniamo emozioni, reazioni e altro.

In questo tempo, ormai, da quando sono piccolo, ho imparato a incanalare, sentirmi ferito, e buttarlo fuori, in questo caso è scrivendo, in altri casi è ascoltando musica.Non tutti gli stati d’animo li esterno cosi, io scrivo quando mi sento solo e triste, quando ho una forte voglia di piangere e non riesco.
In questo preciso istante, sto sentendo la canzone, che state sentendo e vi accompagna nella lettura. La trovo rilassante.

In questi giorni, ho pedalato per kilometri, nello stesso posto, lungo un canale d’acqua, campi e alberi, felice e non pensieroso, le parole non arrivavano, perchè non ce n’erano. Succede sempre, quando si cerca, tramite un mezzo di stabilire un discorso, la cosa prende un’inclinazione instabile e insoddisfacente, punti non messi a fuoco di una realtà che è viva solo tramite un software o una linea telefonica, quando le due metà si incontrano, è come se quello non fosse mai accaduto.

Allora, la maggior parte delle volte, tendo a guardare le cose in terza persona, tutti dovremmo avere dentro di noi, un’altro Io, che ci guida e ci dica cosa sbagliamo e cosa no, sarà la smania da regista, ma prima di parlare, controllo accuratamente da altre angolazioni, ciò che sto per dire. un mio eco, esce e mi dice se potrei ferire qualcuno, se potrei rendere felice qualcuno, se potrei uccidere…qualcuno.

Se vi sta salendo un pò di rabbia leggendo questo post, è semplicemente perchè non avete quel terzo, che servirebbe a tutti, non è una colpa non averlo, ma è un male…evitarlo.

Alphetto